Il Villaggio del Magnificat nella Vocazione

Il Villaggio è la risposta a una chiamata del Signore a percorrere lo stesso cammino di santificazione  per realizzare il sogno del nostro fondatore: fondare le comunità basate su famiglia, vergini e celibi che vivono insieme e attraverso  questo  strumento  si  sostengono a vicenda ( Dir. N. 10)  vivono la comprensione totale della vocazione ( Dir. N. 14)  rendono  visibile il grande dono della fraternità e  rispondono  al grido dei poveri( Dir. N. 24)  

Il Villaggio è comunione di mondi vitali dell’unica vocazione vissuta nello stesso luogo, per essere una risorsa  per la zona, per la comunità tutta  e come dice Don Oreste “ un sacramento di Dio “ per la Chiesa locale.

Il “senso” del Villaggio che abbiamo maturato dà concretezza al desiderio di aprirsi in maniera diversificata, ma concentrata nello stesso spazio, all’accoglienza ed alla condivisione con i poveri con una modalità di risposta più adeguata ai loro bisogni e  alla volontà di vivere la fraternità come scelta unilaterale ed incondizionata.

Il Villaggio che il Signore ci chiede di realizzare è quel luogo  in cui:

  • sono presenti i diversi stati ed ambiti di vita della vocazione: famiglie aperte, casa di preghiera, casa di fraternità , sposati , single e consacrati …ed altre realtà che lo Spirito può suscitare
  • c’è uno spazio di preghiera e di contemplazione per i fratelli che vivono nel villaggio, per i fratelli che vogliono fare una vacanza interiore
  • accogliere i fratelli di Comunità  più  fragili  perché  soli, anziani, malati, o i figli privi di sostegni familiari   ( attuazione del “ dopo di noi” )
  • accogliere i figli della Comunità, che hanno bisogno di nuovi riferimenti, di sperimentarsi in attività compatibili con le loro abilità o  per dare momenti di sollievo alle famiglie
  • attuare percorsi di accompagnamento all’autonomia e al lavoro realizzando nel Villaggio:
    • attività in campo agricolo e florovivaistico
    • allevamento di piccoli animali
    • catering solidale con i nostri figli (disabili e non) che diventano protagonisti. nel servizio e nell’educazione alla solidarietà.
  • attivare iniziative di prossimità  missionaria  per aprire la porta ai poveri del territorio ed ai loro bisogni attraverso la realizzazione di:
    • Laboratori  in collaborazione con  le associazioni  del territorio
    • ambulatori medici e di sostegno psicologico per soggetti che non hanno diritto all’assistenza
    • collaborazione con le realtà ecclesiali nei loro percorsi di catechesi e di formazione spirituale con la possibilità di fare esperienza di vita concreta nel villaggio per brevi periodi ( fine-settimana o campeggi estivi )
    • percorsi di educazione alla solidarietà ed alla condivisione con gli alunni delle scuole proponendo anche l’esperienza di  vivere 1 giorno nel villaggio ( viaggio di istruzione  solidale )  
    • Campi di vacanza-lavoro con gruppi della comunità o campi lavoro con gruppi del territorio per le attività di ristrutturazione  o della cura del terreno.

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